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Il libro è liberamente ispirato al film "Miracolo a Milano", di Vittorio De Sica, premiato con il "Grand prix du festival" a Cannes nel 1951. I tratti in bianco e nero di Alice Barberini ci riportano indietro nel tempo, all'epoca del film, mentre il piglio da cronista di Zitta Dazzi ci immerge nella realtà odierna di certe periferie, dove il divario sociale, l'emarginazione, l'indifferenza la fanno da padroni. I protagonisti sono Lolita e Totò. Lei senza marito né fidanzato, lui un bambino bellissimo che non si sa bene da dove le sia piovuto. Ma un bambino è un bambino, senza bisogno di tante spiegazioni. Arrivano un giorno alla Bolla, un palazzo occupato nella periferia di Milano, la città che aspetta le Olimpiadi, la città dei record e dei miracoli. Si creano una casetta, una tana tra le tane, nel palazzo dimenticato dalle burocrazie e occupato da una folla di poveri, un'umanità speranzosa, multilingue e multicolore. La periferia della città si infiamma e lo scontro tra poveri e polizia si risolve con un miracolo. La bolla con tutti i suoi abitanti si alza sopra le guglie e porta tutti in salvo. Età di lettura: da 8 anni.